Una sera, in una piccola trattoria romana. E in questa ‘unita’ di tempo e di luogo, tra la cucina, la cassa e i 14 tavoli in sala, una quarantina di personaggi compongono, sotto la regia di Ettore Scola, un affresco straordinario: tutto si svolge in tempo reale...
 
...tutto si svolge in tempo reale, ognuno svela la propria storia e la piccola trattoria si anima di mille spiriti, di mille anime. Una commedia all’italiana, impeccabile, intergenerazionale. Un film corale, come altri di Scola (La Terrazza, La Famiglia, Ballando Ballando). Dichiarerà il regista: "Ho invitato in un ristorante tanti rappresentanti di quella nuova borghesia che attraversa tutto ciò che resta delle vecchie classi sociali. Volevo far vedere un pò d'Italia, ma soprattutto sentivo il bisogno di guardar vivere e ascoltare questi personaggi". I quali, stando alle parole dello stesso regista, "rappresentano quelle sacche di persone meno privilegiate che poi sono il vero Paese: non vanno in ristoranti alla moda, ma in una di quelle trattorie medie dove si può ancora parlare, lontani dai televisori padroni delle nostre sale da pranzo. E quello diventa uno dei pochi, forse l'unico momento, in cui si può conversare e si fanno confidenze. Mentre a casa non si parla più"-
Altre informazioni sul film Ettore Scola commentò con questa frase l’anteprima de “La Cena” nel 1998: "I miei film sono colabrodi, sono pieni di buchi. Non ho mai aspirato a fare "opere definitive", ma ho sempre sperato di invitare il pubblico a una riflessione”.
"Quando il tempo in cui viviamo ci appare di più difficile interpretazione e le analisi del presente o le previsioni del futuro si fanno più incerte, sentiamo il bisogno di osservare con maggiore attenzione gli altri, di indovinare i loro pensieri. Non era il cibo che mi interessava".
La cena Paese: Italia/Francia - Anno: 1998 - Durata: 126' - Genere: commedia Soggetto e Regia: Ettore Scola - Sceneggiatura: E. Scola, Furio Scarpelli, Silvia Scola Giacomo Scarpelli Cast: Fanny Ardant - Antonio Catania - Francesca d'Aloja - Riccardo Garrone - Vittorio Gassman - Giancarlo Giannini - Marie Gillain -Stefania Sandrelli - Eros Pagni - Daniela Poggi Fotografia: Franco Di Giacomo - Montaggio: Raimondo Crociani - Musiche: Armando Trovatoli - Scenografia: Luciano Ricceri
Gli appunti e i consigli di Quoquo Ci lascia in bocca il dolce e l’amaro, Ettore Scola, ora che insieme a lui il nostro sguardo si sposta dal cibo agli uomini. Ci lascia pure la bellezza di un istrionico Gasmann e persino un finale giocosamente surreale. Così a pelle e a sensazione palatale lo accostiamo con prudenza a questo “Nativo”, vino di una nobile cantina dal nome antico (Duca Carlo Guarini- di Spongano)

Ed ecco il Nativo, un IGT Salento Negroamaro prodotto da uve biologiche. Viste le sue qualità naturali e sensoriali noi ce lo immaginiamo bene sui tavoli di questa trattoria romana così magistralmente raccontata da Ettore Scola
VITIGNO: Negroamaro 100% SISTEMA DI ALLEVAMENTO: Cordone speronato in asciutto PRODUZIONE: 90 Ql. Ha. VINIFICAZIONE: macerazione con le bucce a temperatura controllata per 5 giorni. COLORE: rosso rubino intenso PROFUMO: profumo intenso fruttato SAPORE: fresco armonico fruttato TERRENO: limoso sabbioso GRADAZIONE ALCOLICA: 14% Da degustare ad una temperatura di 16°-18°
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